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inserita il 20/10/2006 ore 11:29:50

Scadenziario
inserita il 20/10/2006 ore 11:29:17




  • Obbligo di polizza contro gli eventi catastrofali entro il 31 marzo 2025
    L’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro gli eventi catastrofali riguarda tutte le imprese, ditte individuali e società, iscritte nel Registro delle Imprese. Sono esclusi i professionisti, sia quelli che operano in forma singola sia quelli appartenenti a studi associati. Rimane invece incerto se l’obbligo si applichi anche alle società semplici, che pur essendo iscritte al Registro non svolgono attività d’impresa. È certo, invece, che una società che gestisce, ad esempio, un poliambulatorio medico, essendo iscritta al Registro delle Imprese, sia tenuta a rispettare l’obbligo assicurativo.
    Il termine ultimo per adempiere all’obbligo è il 31 marzo 2025, come stabilito dal D.L. 202/2024, convertito nella Legge 15/2025.
    Il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 18 del 30 gennaio 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 febbraio 2025, disciplina le polizze assicurative contro i rischi catastrofali.

    Articolo 3: definisce gli eventi calamitosi e catastrofali coperti dall’assicurazione, ossia alluvioni, terremoti e frane.
    Articolo 4: stabilisce che i premi assicurativi saranno soggetti ad aggiornamenti... [continua sul sito]
  • Controllo di gestione: come la contabilità industriale semplifica le scelte e la vita dell'imprenditore
    Torniamo sul nostro imprenditore oleario e su quella che è la gestione giornaliera della propria azienda. Come ampiamente anticipato negli articoli precedenti (chi vuole può leggere gli articoli precedenti su questa rubrica) cercherò di riproporre tutto ciò che sia degno di nota in merito ad ogni scelta legata all’esempio riportato nella case history. Preferisco non tralasciare nulla, neanche i più piccoli e spesso semplici dettagli, proprio perché voglio trasferire, a chi legge, ciò che a mio avviso è la vera essenza del controllo di gestione: un nuovo modo di intendere e pensare l’azienda che trasversalmente ne attraversa tutte le aree e soprattutto le attraversa giornalmente (non solo quando a fine mese c’è da discutere un report).
    Fatta questa debita premessa veniamo al dunque. L’imprenditore ha ricevuto una richiesta: dovrà valutare l’ipotesi di imbottigliamento per conto terzi di olio proprio. L’accordo (se andrà in porto) prevede la realizzazione di un alcune referenze senza etichetta che saranno consegnate al cliente il quale provvederà egli stesso a etichettarle come meglio crede. La convenienza inoltre a produrre conto terzi è indubbia in quanto,... [continua sul sito]
  • La notifica
    La notificazione (comunemente notifica) è un istituto giuridico attraverso il quale si porta a conoscenza un documento o atto processuale ad uno o più soggetti. Questa viene normalmente eseguita dagli ufficiali giudiziari o anche degli avvocati abilitati dal consiglio dell’ordine.
    Se perfettamente eseguita ed avvenuta, fa prova che l'atto sia stato portato a conoscenza del destinatario.
    La prova dell'avvenuta notifica si ha tramite un documento sottoscritto dal notificante, che prende il nome di "relazione di notificazione", altresì conosciuta come "relata di notifica".
    Quando si vuole notificare un atto, la prima persona che bisogna identificare è il soggetto destinatario, ossia la persona fisica o giuridica a cui l'atto è diretto e che deve riceverlo affinché possa prenderne conoscenza e produrre effetti giuridici. L’individuazione del destinatario è essenziale per garantire il corretto svolgimento del processo e il rispetto del principio del contraddittorio1.
    Perché una notifica sia valida, l’atto deve essere comunicato al soggetto giusto, nel rispetto delle modalità previste dal Codice di Procedura Civile. Se la notifica è effettuata a un... [continua sul sito]
  • Agevolazioni prima casa anche per i ruderi (le 'unità collabenti') Cass. 16 febbraio 2025, n.3913
    Le agevolazioni per l’acquisto della prima casa (art. 1 Nota II bis della Tariffa, parte prima, allegata al D.P.R. n. 131 del 1986), devono essere riconosciute anche alle unità immobiliari “collabenti”, censite in catasto con la categoria F2, senza rendita catastale a causa del loro livello di degrado.La Cassazione, come per le unità in corso di costruzione o definizione (F3 e F4), conferma che per fruire dei benefici fiscali basta che l'immobile sia suscettibile di essere destinato, con i dovuti interventi edilizi, all'uso abitativo” e che nel rogito l’acquirente si impegni a destinarlo a propria abitazione, realizzandola poi entro tre anni dalla registrazione dell'atto.
    Le unità immobiliari vengono censite in catasto, che ne costituisce un’anagrafe essenzialmente fiscale, in funzione della loro potenziale “autonomia funzionale e reddituale”, e distinte in categorie e classi proprio in funzione di quanto rendono, e possono quindi essere tassate.Mentre per le unità immobiliari "dotate di autonomia funzionale e reddituale" (art. 2 DM2 gennaio 1998 n.28) sussiste l’obbligo di accatastamento, per quelle che non hanno queste caratteristiche l’accatastamento... [continua sul sito]
  • Assemblee telematiche, fino a fine anno anche se non previste nello statuto
    Sino al 31 dicembre 2025 le riunioni assembleari di società o altri enti si possono tenere con mezzi di telecomunicazione, anche se lo statuto non lo prevede.Iniziativa apprezzabile per snellire le procedure, ridurre gli spostamenti, consentire a chi è lontano di intervenire senza conferire necessariamente una delega.Si ignora però l'eventuale esigenza dei soci di trovarsi personalmente: a volte uno sguardo, un sorriso, un caffè insieme, possono influire su decisioni importanti.Meglio siano i soci a deciderlo.
     
    Dal 25 febbraio e fino al 31 dicembre 2025 le assemblee delle società e degli altri enti si potranno tenere in totale audio-videoconferenza anche se non previsto dallo statuto.
    E’ stata infatti nuovamente prorogata la disciplina prevista in epoca Covid, come si deduce dal consueto slalom normativo: la L. 21 febbraio 2025, n. 15 (in GU 24 febbraio 2025, n. 45 ed in vigore dal 25 febbraio 2025) ha convertito in legge, con modificazioni, il DL 27 dicembre 2024, n. 202 (c.d. Decreto Milleproroghe) ed introdotto il comma 14-sexies all’art.3 del decreto convertito, che dispone: «Il termine di cui all’articolo 106, comma 7, del decreto-legge 17 marzo... [continua sul sito]
  • I termini nel processo civile
    Nel processo civile, i termini degli atti processuali, ossia i periodi di tempo entro i quali devono essere compiuti determinati atti del processo, sono disciplinati dagli articoli da 152 a 155 c.p.c..
    Comprendere queste disposizioni è fondamentale per chiunque sia coinvolto in un procedimento civile, sia come parte, sia come professionista del diritto.
    L'articolo 152 c.p.c. precisa innanzitutto che “I termini per il compimento degli atti del processo sono stabiliti dalla legge” (cosiddetti “termini legali”)e“possono essere stabiliti dal giudice anche a pena di decadenza, soltanto se la legge lo permette espressamente.”
    Pertanto l’art. 152 c.p.c. distingue tra:

    Termini legali: stabiliti direttamente dalla legge.
    Termini giudiziari: stabiliti dal giudice.

    Chiarisce inoltre che i termini stabiliti dalla legge sono ordinatori, tranne che la legge stessa li dichiari espressamente perentori.
    Il codice pertanto classifica i termini in perentori e ordinatori.
    L’art. 153 c.p.c. chiarisce che “I termini perentori non possono essere abbreviati o prorogati, nemmeno sull’accordo delle parti.”
    Questo articolo... [continua sul sito]
  • Controllo di Gestione: l'avventura del nostro imprenditore oleario continua...
    In merito all'oleificio che stiamo seguendo, vi porto a conoscenza degli ultimi sviluppi (chi volesse può cercare gli articoli precedenti su questa rubrica). Nulla di trascendentale per carità, ma siccome ho deciso di riportare fedelmente quanto si decide in merito ad obiettivi strategici (spesso semplici ma non per questo meno interessanti) cerco di non tralasciare neanche i minimi aspetti.
    L'imprenditore è proprietario di due srl, una pone in essere una semplice distribuzione, l'altra invece trasforma le olive in olio e poi imbottiglia l'olio ottenuto. Abbiamo trattato negli ultimi tempi quasi esclusivamente dell'olearia (distinte base in particolar modo); oggi torno un attimino sulla distribuzione. In merito avevamo calcolato il bep per giro e, come già ampiamente trattato, abbiamo riscontrato margini di contribuzione positivi per tutte le tratte, comprese quella montana sulla quale l'imprenditore nutriva dei dubbi. I costi naturalmente sono di due tipi (tralasciando i semi variabili), quelli variabili e strettamente legati al giro, e quelli fissi (attribuiti in percentuale calcolata sul fatturato) al fine di quantificarne il margine di contribuzione.
    L'idea però... [continua sul sito]
  • Agevolazione prima casa e riacquisto di terreno edificabile all’estero
    Risposta a interpello n.29/2025.
    L’agevolazione per acquisto della prima casa è concessa se non viene alienata nei 5 anni, a meno che se ne riacquisti entro un anno un’altra da adibire a propria abitazione  principiale.Fin qui la legge (art.1 nota II bis tariffa I TUR), che però non precisa se l’acquisto possa avvenire anche all’estero, e con quali modalità.
    E su questo crinale interpretativo occorre riconoscere coraggio all’agenzia delle entrate (Circ. 7 giugno 2010 n. 31/E, paragrafo 3.2) che ha riconosciuto preclusivo della decadenza, non solo l'ipotesi di riacquisto di immobile situato in uno Stato estero “sempre che sussistano strumenti di cooperazione amministrativa che consentono di verificare che effettivamente l'immobile ivi acquistato sia stato adibito a dimora abituale”; ma anche l’acquisto del terreno, purché entro l'anno dall'alienazione venga ivi edificata l’abitazione principale.  Senza nemmeno richiederne l’ultimazione, è sufficiente che “entro l'anno venga ad esistenza, cioè acquisti rilevanza dal punto di vista urbanistico; deve quindi esistere almeno un rustico comprensivo delle mura perimetrali delle singole unità e deve... [continua sul sito]
  • Un aiutino dall’Agenzia delle entrate al patto di famiglia
    Risoluzione n.12/2025. 
    L’esigenza di continuità dell’impresa, individuale o collettiva, nel passaggio generazionale riguarda quasi ottantamila imprenditori ogni anno, e con l’arrivo dei boomer al passaggio di consegne il dato aumenterà sensibilmente. Si tratta dunque di un tema rilevante, per la tenuta del sistema produttivo e occupazionale.
    Per agevolarlo il legislatore è intervenuto tempo fa (la L. 14 febbraio 2006 n. 55, ha integrato il codice civile con gli articoli a 768 bis/octies) con l’introduzione del patto di famiglia, contratto con cui “l’imprenditore trasferisce, in tutto o in parte, l’azienda, e il titolare di partecipazioni societarie trasferisce, in tutto o in parte, le proprie quote, ad uno o più discendenti” (art. 768 bis c.c.).
    Ci si proponeva in particolare di ridurre i vincoli all'imprenditore dovuti al necessario rispetto della quota di legittima, spettante in sede successoria principalmente ai suoi discendenti e al coniuge (art. 536 c.c.), che non possono rinunciarvi (art. 557 c. 2 c.c.) né disporne finché l’imprenditore è in vita, perché si tratterebbe di un patto successorio, vietato dall’458 c.c.
    In deroga... [continua sul sito]
  • Imposte anticipate e differite nei bilanci al 31.12.2024
    Le imposte anticipate e differite rappresentano un aspetto fondamentale nella contabilità e nella redazione del bilancio d'esercizio, in quanto consentono di allineare gli effetti della tassazione al principio di competenza economica. Le imposte vengono infatti imputate all'esercizio in cui si manifesta la relativa componente reddituale, indipendentemente dal momento in cui avviene il pagamento, il rimborso o l’effettiva tassazione in dichiarazione dei redditi.
    In sintesi, le imposte anticipate e differite derivano dalle differenze temporanee tra il valore contabile e il valore fiscale di un'attività o di una passività, e servono a garantire che la tassazione segua il principio di competenza economica. Si riferiscono agli obblighi fiscali che un’azienda dovrà pagare in futuro a causa di proventi che sono stati riconosciuti in contabilità, ma non ancora tassati. Queste imposte si registrano come passivi in bilancio, in quanto rappresentano un costo futuro.
    In particolare:

    le imposte anticipate rappresentano l'ammontare delle imposte che saranno recuperate in esercizi futuri, a fronte di componenti di reddito imponibile che si sono manifestati nell'esercizio... [continua sul sito]
  • Bilanci 2024 delle Srl: termini e scadenze
    E’ ormai partita la campagna per la redazione, approvazione e deposito dei bilanci chiusi al 31 dicembre 2024 per i soggetti che hanno esercizio coincidente con l’anno solare.
    Ripercorriamo gli articoli del codice civile e cerchiamo di comprendere termini e scadenze.
    In base all’art. 2423 Codice Civile 
    Gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa.
    Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio.
    Se le informazioni richieste da specifiche disposizioni di legge non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, si devono fornire le informazioni complementari necessarie allo scopo.
    In base all’art. 2428 Codice Civile 
    Il bilancio deve essere corredato da una relazione degli amministratori contenente un'analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione della società e dell'andamento e del risultato della gestione, nel suo complesso e nei vari... [continua sul sito]
  • I Dazi Doganali: come si calcolano e contabilizzano
    Il Dazio Doganale è un’imposta riscossa sulle importazioni da parte dell'autorità doganale di un Paese. 
    I dazi rappresentano dunque uno strumento di politica commerciale utilizzato dai governi per regolare il flusso di merci tra Paesi.  I dazi, oltre a rappresentare una fonte di introito, possono infatti essere imposti per una varietà di ragioni, tra cui:

    protezione dell'industria nazionale: uno degli obiettivi principali è rendere i prodotti importati meno competitivi rispetto a quelli prodotti internamente, favorendo così le imprese locali;
    ritorsione commerciali: in caso di dispute commerciali, un paese può imporre dazi come forma di ritorsione contro pratiche commerciali ritenute scorrette da parte di un altro Paese;
    salvaguardia di interessi strategici: in alcuni casi, i dazi possono essere utilizzati per proteggere settori ritenuti strategici per la sicurezza nazionale o per l'indipendenza economica.

    Il dazio doganale varia a seconda del tipo di bene importato ed è calcolato in base al suo valore contenuto nella dichiarazione del venditore. 
    Nelle spedizioni con destinazione l'Unione Europea il dazio corrisponde alla... [continua sul sito]
  • Conversione in Legge del Decreto Milleproroghe 2025
    È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale (24 febbraio 2025, n. 45) la Legge 21 febbraio 2025, n. 15 che ha convertito, con modificazioni, il D.L. 27 dicembre 2024, n. 202, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi (il cosiddetto Decreto Milleproroghe 2025).Tra i principali provvedimenti in ambito fiscale segnaliamo:

    l’estensione a tutto il 2025 del divieto di emissione fattura elettronica per i soggetti tenuti all’invio al Sistema tessera sanitaria;
    la proroga al 1° gennaio 2026 dell’operatività del nuovo regime di esenzione IVA previsto per gli enti associativi;
    la proroga dal 31.12.2024 al 31.03.2025 il termine entro il quale le imprese con sede legale in Italia e le imprese non residenti con stabile organizzazione in Italia sono tenute alla stipula di contratti assicurativi a copertura di rischi catastrofali, di cui all’art. 1, c. 101 L. 213/2023, a danno dei beni materiali da queste detenuti;
    la riammissione alla “rottamazione quater” per i contribuenti decaduti al 31 dicembre 2024. Possono essere riammessi alla procedura di definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1.01.2000... [continua sul sito]
  • PEC anche per gli amministratori di società o forse no
    Da quest'anno agli amministratori di società, di qualsiasi tipo, viene esteso l’obbligo di dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata.Lo si desume “agevolmente” dalla legge di bilancio 2025, che attiva il consueto slalom nel labirinto di rinvii normativi: l’art. 1, comma 860 L. 207/2024 modifica l’art. 5, comma 1 D.L. n. 179/2012, conv. da L. 221/2012, per cui l’obbligo di cui all’art. 16, comma 6, DL 29 novembre 2008, n. 185, conv. da  L. 2/2009, mod. dall’art. 37 DL 5/2012, conv. da L. 4 aprile 2012, n. 35, è esteso [… ] agli amministratori di imprese costituite in forma societaria.Non è una novità assoluta, già dal 1 ottobre 2020 tutte le imprese avevano l’obbligo della PEC, lo prevedeva il decreto “semplificazioni” (al legislatore non manca l’ironia): art. 37 D.L n. 76/2020 conv. con L. n. 120/2020.
    La norma mira a garantire un canale sicuro e tracciabile tra imprese e pubblica amministrazione. Non si vede però che cosa aggiungerebbe a tale esigenza l’indirizzo dell’amministratore, dato che la società ne è già in possesso: lo si costringerebbe invece a duplicare il monitoraggio, e se straniero, anche a comprenderne l’utilizzo,... [continua sul sito]
  • 28 febbraio: registrazione alla Piattaforma NIS2 (direttiva 2022/2555)
    La Direttiva UE 2022/2055  nota anche come “Direttiva NIS2”, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2022, relativa a misure per un livello comune elevato di cybersicurezza nell'Unione europea, è la legislazione dell'UE in materia di cybersicurezza.La cybersicurezza consiste nella pratica di proteggere le reti, i sistemi, i dati, le applicazioni e i dispositivi IT (Information Technology) dagli attacchi. Gli attacchi informatici sono in genere progettati per interrompere le operazioni aziendali, ottenere l'accesso non autorizzato ai sistemi, appropriarsi di dati o proprietà intellettuale o rubare o estorcere denaro alle organizzazioni. Una cybersicurezza efficace richiede una difesa a più livelli che coinvolga tecnologie, processi, policy e competenze in materia di sicurezza per proteggere le organizzazioni da attacchi che possono causare perdite di profitti e della reputazione.Già la normativa in materia di tutela dei dati personali obbliga ad adottare le misure ritenute necessarie in materia di protezione dei dati, soprattutto di questi tempi con gli  attacchi degli hacker russi, cosicchè è più che utile individuare settori critici da tutelare da tali... [continua sul sito]
  • Agevolazione prima casa al residente all’estero, anche se non è nell'ultimo comune di residenza
    Risposta ad interpello n. 28/2025.
    Chi risiede all’estero può godere delle agevolazioni sull’acquisto della prima casa anche senza andarci a risiedere, purché, sussistendo le altre condizioni, l'acquirente si sia trasferito all'estero per ragioni di lavoro (anche gratuito e non subordinato, purché sussista al momento dell’acquisto) ed abbia risieduto o svolto la propria attività (anche non continuativamente) in Italia per almeno cinque anni, nel comune di nascita o in quello in cui aveva la residenza o svolgeva la propria attività “prima del trasferimento” dichiarandolo nell’atto di acquisto (Nota II­ bis, comma 1, lett. a) Art.1, Tariffa I, DPR 26 aprile 1986, n. 131 (TUR).
    Per non privilegiare i cittadini italiani, cui era riservata analoga facoltà, su sollecito dell’UE il legislatore italiano (art.2, comma 1, DL 13 giugno 2023, n.69) è infatti intervenuto sul TUR, estendendo a tutti l’agevolazione, e valorizzando il collegamento "oggettivo" tra chi si trasferisce all'estero per motivi di lavoro e il territorio in cui è nato, ha risieduto o svolto la propria attività (Relazione Illustrativa al DL 69/2023, Circ. 16 febbraio 2024, n. 3/E).
    In... [continua sul sito]
  • La donazione con patto riversibilità per premorienza non preclude l'agevolazione prima casa
    Risposta a interpello AE n. 27/2025.Per godere dell'agevolazione per l'acquisto della prima casa è ovviamente necessario non averne altre, o impegnarsi a cederle: occorre quindi "liberarsi" della proprietà di quella precedente.Se si vuole che la casa precedente resti nella propria disponibilità, o, comunque, in famiglia, la più fidata resta ... la mamma, disponibile alla restituzione, ove occorra. In caso di sua premorienza, però, l'immobile finirebbe in eredità anche agli altri suoi figli. Per evitarlo si può ricorrere in tal caso alla condizione di riversibilità (art. 791 c.c.) che, risolvendo gli effetti della donazione, fa tornare al donante la proprietà del bene, che non entra quindi nell'asse ereditario, avendo cura di precisare che la riversibilità opera solo per la premorienza della donataria, la mamma, e non anche dei suoi discendenti.Non ce n'era bisogno, ma qualcuno ha pensato di chiedere all'agenzia delle entrate se anche questo trasferimento, considerato "instabile" in quanto condizionato risolutivamente, potesse consentire al donante di chiedere l'agevolazione per la nuova prima casa; se cioè dopo la donazione potesse dovesse ritersi ugualmente soddisfatto... [continua sul sito]
  • Imposta proporzionale per la conferma dell’atto nullo un altro interpello da evitare
    Risposta AE n. 214/2024.Nell’atto di trasferimento di un fabbricato, è noto, occorre indicare i relativi titoli edilizi abilitativi, se no è nullo (art 46 D.P.R. 6 giugno 2001, n.380 TUE; e art.40, l. 47/85, ancora vigente i per fabbricati più risalenti).Si può però confermare, se i titoli esistevano ed erano regolari, con apposito atto notarile che lo “riporta in vita” (art 46, c. 4, TUE).Nel caso sollevato dal richiedente l’atto aveva ad oggetto la vendita di un terreno, su cui insisteva già un fabbricato, che veniva però ignorato, anche se già di proprietà del cedente per accessione (le eccezioni cui si riferisce l'art. 934 c.c. qui non venivano in considerazione).Si trattava dunque di regolarizzare un atto già tassato, posto che il prezzo comprendeva già il fabbricato. Ma il richiedente instilla «"il dubbio” che “in sede di rettifica e conferma di tale atto nullo debba procedersi alla tassazione dei fabbricati medesimi ed in che misura».E l’Agenzia scioglie il dubbio volentieri, ritendo che in tal caso non si opera una "mera rettifica […], ma viene modificata una parte essenziale del contratto, ovvero l'immobile oggetto del negozio precedente che, conseguentemente,... [continua sul sito]
  • Quell'attrazione (fatale) per l'interpello
    L’irrefrenabile desiderio di consultare l’Agenzia anche su questioni pacifiche ha prodotto una sorprendente risposta:"RIACQUISTARE L'USUFRUTTO NON BASTA AD EVITARE LA DECADENZA DALLE AGEVOLAZIONI PRIMA CASA".
    E’ noto: chi acquista la prima casa, non solo in proprietà, ma anche in usufrutto, abitazione, nuda proprietà, e poi la rivende entro i cinque anni, deve comprarne un’altra entro un anno e andarci a vivere, se no decade dalle agevolazioni e paga una sanzione del 30% (art. 1, nota II bis, c. 4, Tar. A, DPR 26 aprile 1986 n.131 – TUR).
    Ebbene, il riacquisito, secondo questa originale interpretazione dell’Agenzia, deve riguardare esclusivamente la piena proprietà.Lo desume da una bizantina lettura delle due norme di legge: una (nota II bis c. 1) riferisce l’agevolazione ad atti “traslativi o costitutivi” di proprietà o altri diritti reali, l’altra (nota II bis c.4) correla la mancata decadenza all’“acquisto di altro immobile da adibire a residenza principale”. Richiama anche decisioni della Corte costituzionale e della Cassazione, che a suo dire, avallerebbero questa interpretazione.
    Quindi: chi acquista l’usufrutto potrebbe godere... [continua sul sito]
  • Tassazione dei dividendi nelle SRL: 26% o trasparenza IRPEF?
    Da alcuni anni (Legge n. 205/2017 ) per i dividendi di S.r.l. percepiti da  persone fisiche non in regime di impresa Persone fisiche non in regime di impresa è possibile optare per la tassazione del reddito per trasparenza, in alternativa alla ritenuta a titolo di imposta del 26%. 
    La tassazione per trasparenza consiste quindi nella possibilità, anche per le S.r.l., di trasferire l’imposizione del reddito d’impresa sui soci, in proporzione alle quote di partecipazione, come avviene normalmente per le società di persone.
    Sono quindi due alternative a contendersi il campo:

    la tassazione "secca" al 26% 
    e il regime di trasparenza IRPEF. 

    La scelta tra queste due opzioni richiede un'attenta analisi, considerando le specificità di ogni società e dei suoi soci.
    Tassazione al 26% 
    In questo regime, l’utile viene assoggettato ad IRES in capo alla società e i dividendi netti distribuiti ai soci sono soggetti a una ritenuta d'imposta del 26% a titolo definitivo. Ciò significa che il socio non dovrà dichiarare tali dividendi nella propria dichiarazione dei redditi e non saranno soggetti ad ulteriori imposte. E’ dunque... [continua sul sito]

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