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  News & Rassegna Stampa  
  • Art Bonus: per i beni di oltre 70 anni la 'presunzione' di culturalità deve essere confermata
    Con Risposta n. 119 del 28 aprile l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che, ai fini di verificare se la costituzione di un diritto di superficie costituisca titolo idoneo per l'applicazione del beneficio fiscale dell'Art bonus (art 1, comma 1, del Dl n. 83/2014), è necessario presentare, in sede di domanda, il provvedimento rilasciato dall'Ufficio del Ministero della cultura che attesti che il bene può essere considerato di interesse culturale.Il Codice dei beni culturali e del paesaggio, ricordano le Entrate, introduce una vera e propria presunzione di culturalità di tutte le cose di proprietà di soggetti pubblici o di enti non lucrativi che abbiano più di 70 anni o che siano opera di autore non più vivente.Si tratta, tuttavia, di una presunzione temporanea, che necessita di una verifica formale da parte delle competenti autorità culturali. Solo a seguito di tale accertamento il bene acquisisce lo status definitivo di bene culturale, requisito indispensabile per poter beneficiare di agevolazioni fiscali come l’Art bonus.

  • Bonus per la ricarica domestica: richieste aperte per spese sostenute nel 2024
    Riapre la possibilità di richiedere il bonus per le colonnine domestiche, per le spese sostenute nel 2024 per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture domestiche di ricarica di veicoli elettrici. A comunicarlo il Mimit, con avviso pubblicato sul portale istituzionale.
    Utenti privati e condomini possono presentare la domanda online dal 29 aprile al 27 maggio. Il bonus, ricordiamo, copre l'80% delle spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di infrastrutture di ricarica, con un contributo massimo di 1.500 euro per utenti privati e fino a 8.000 euro per condomini. 
    La procedura di concessione del contributo è stata definita con un decreto nel giugno 2024. Per presentare la domanda, è necessario accedere alla piattaforma online e seguire la procedura guidata. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare Invitalia al numero verde 800 77 53 97 o consultare le FAQ sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

  • Regime fiscale agevolato per nuove imprese giovanili agricole: pronti i codici tributo
    L'articolo 4 della L. n. 36/2024 ha introdotto un regime fiscale agevolato per i giovani imprenditori agricoli che avviano un'attività nel settore. A tal fine, con Risoluzione n. 31/E del 28 aprile, l'Agenzia delle Entrate ha istituito nuovi codici tributo per il versamento dell'imposta sostitutiva tramite modello F24. I codici tributo vanno utilizzati per il pagamento dell'Irpef, delle relative addizionali e dell'Irap in relazione a questo regime agevolato. 
    I nuovi codici tributo sono i seguenti:

    “4083” denominato “Imposta sostitutiva dell’IRPEF, delle relative addizionali e dell’IRAP in relazione al regime agevolato delle imprese giovanili nell’agricoltura - Acconto I rata - art. 4 della legge 15 marzo 2024, n. 36”;
    “4084” denominato “Imposta sostitutiva dell’IRPEF, delle relative addizionali e dell’IRAP in relazione al regime agevolato delle2 imprese giovanili nell’agricoltura - Acconto II rata o acconto in unica soluzione - art. 4 della legge 15 marzo 2024, n. 36”;
    “4085” denominato “Imposta sostitutiva dell’IRPEF, delle relative addizionali e dell’IRAP in relazione al regime agevolato delle imprese giovanili nell’agricoltura - Saldo - art. 4 della legge 15 marzo 2024, n. 36”;
    “4086” denominato “Imposta sostitutiva dell’IRES, delle relative addizionali e dell’IRAP in relazione al regime agevolato delle imprese giovanili nell’agricoltura - Acconto I rata - art. 4 della legge 15 marzo 2024, n. 36”;
    “4087” denominato “Imposta sostitutiva dell’IRES, delle relative addizionali e dell’IRAP in relazione al regime agevolato delle imprese giovanili nell’agricoltura - Acconto II rata o acconto in unica soluzione - art. 4 della legge 15 marzo 2024, n. 36”;
    “4088” denominato “Imposta sostitutiva dell’IRES, delle relative addizionali e dell’IRAP in relazione al regime agevolato delle imprese giovanili nell’agricoltura - Saldo - art. 4 della legge 15 marzo 2024, n. 36”. 

    Durante la compilazione del modello F24, i codici tributo vanno inseriti nella sezione "Erario" e indicati nell'anno di riferimento nel formato "AAAA". I codici tributo "4085" e "4088" possono essere utilizzati anche per gli importi a credito compensati. Nel caso di versamenti rateali, il campo relativo alla rateazione deve essere compilato nel formato "NNRR", dove "NN" rappresenta il numero della rata e "RR" il totale delle rate. Per i pagamenti in un'unica soluzione, il campo è valorizzato con "0101".

  • SIMPLE-PROF: scopri le NOVITA' incluse nell'abbonamento!
    SimpleProf è l'abbonamento annuale che nasce dall'esperienza di Professionisti come soluzione semplice, intuitiva ed immediata a ricorrenti problemi quotidiani.Con SimpleProf hai sempre a disposizione, su tutti i tuoi device (smartphone compresi), un lungo elenco di Applicazioni cloud, oltre a Formulari, Lettere alla clientela e Circolari. 
    Tra le ultime applicazioni cloud pubblicate ti segnaliamo:

    CHECKLIST DI SOSTENIBILIÀ PER LE PMI New!
    Smart Cash Flow PMI: versione Cloud New!
    Cooperative a mutualità prevalente, calcolo IRES New!
    RAVVEDIMENTO SPECIALE 'TOMBALE' 2024 
    Calcolo ravvedimento operoso versamenti 
    Rivalutazione partecipazioni. Calcolo convenienza 
    Rivalutazione terreni. Calcolo convenienza
    Gestione rimborso spese costi trasferte con tabelle ACI
    Gestione rimborso spese costi chilometrici con tabelle ACI
    Verifica Requisiti Contribuenti Forfetari
    Verifica Requisiti Contribuenti Minimi
    Rettifica detrazione IVA contribuenti minimi e forfetari 
    Ravvedimento prima registrazione contratti di locazione
    Calcolo Compenso Curatore e nelle procedure di concordato preventivo
    Concordato preventivo biennale persone fisiche 2024-2025

    Tra gl ultimi documenti inseriti nell'abbonamento ti segnaliamo invece:

    Richiesta dati per il modello REDDITI PF 2025 (periodo d'imposta 2024) New!
    Richiesta dati per il modello 730/2025 (periodo d’imposta 2024) New!
    Nuova classificazione ATECO 2025 New!
    Richiesta dati per la Dichiarazione IVA 2025 (periodo d'imposta 2024) New!
    Le lettere del Professionista alla clientela: la Legge di bilancio 2025
    La certificazione ai soci 'trasparenti' per il ricalcolo degli acconti post concordato preventivo biennale 

    Nell'abbonamento sono compresi anche dei Promemoria destinati al Cliente, che si propongono agli Studi Professionali come supporti di facile ed immediata consultazione nella quotidiana gestione amministrativa e come stimolo ad approfondimenti e alla ricerca di soluzioni personalizzate da valutare con il cliente. Sono documenti in formato Word, personalizzabili con il proprio logo ed eventualmente adattabili in relazione alle esigenze specifiche della propria clientela. Sono disponibili in due versioni:

    Promemoria di aggiornamento contabile e fiscale
    Promemoria di aggiornamento del lavoro

    Consulta il sito per l’elenco completo di tutto quello che è incluso nell'abbonamento!SimpleProf, strumenti che semplificano la vita.
    Maggiori informazioni.

  • AUDIT-TOOLS: lo strumento elettronico per gestire la revisione legale
    La revisione legale nelle Piccole e Medie Imprese (PMI) rappresenta un'attività di fondamentale importanza per garantire la trasparenza e l'affidabilità dei bilanci, contribuendo così alla stabilità del sistema economico. 
    Nella revisione legale delle PMI l'approccio basato sul rischio ("risk approach") e la corretta documentazione del lavoro svolto assumono un ruolo cruciale.
    L'approccio basato sul rischio consiste nell'identificare e valutare i rischi di errori significativi che possono influenzare il bilancio di un'azienda. Questo permette al revisore di concentrare le proprie attività sulle aree più critiche, ottimizzando l'efficienza e l'efficacia della revisione.
    In particolare, il "risk approach" consente di:

    individuare i potenziali rischi di errori significativi, tenendo conto delle caratteristiche specifiche dell'azienda e del settore in cui opera.
    valutare la probabilità e l'impatto dei rischi identificati, per determinare il livello di rischio complessivo.
    definire le procedure di revisione più appropriate, in base alla valutazione dei rischi.
    svolgere le procedure di revisione, concentrandosi sulle aree a maggior rischio.
    documentare le procedure di revisione svolte e le conclusioni raggiunte.

    La documentazione del lavoro svolto è essenziale per garantire la qualità e la tracciabilità della revisione legale. Una adeguata reportistica consente di:

    documentare le procedure di revisione svolte e le evidenze raccolte, dimostrando la conformità alle norme di revisione.
    documentare le informazioni rilevanti per la formazione del giudizio di revisione.
    consentire la revisione del lavoro svolto da parte di altri revisori o organismi di controllo.
    fornire una prova delle attività svolte in caso di contestazioni o contenziosi.

     
    AUDIT-TOOLS 2025: uno strumento indispensabile per la Revisione Legale delle PMI
    Per supportare i revisori legali e i collegi sindacali nell'applicazione del "risk approach" e nella documentazione del lavoro svolto, è stato sviluppato AUDIT-TOOLS 2025, che offre una soluzione completa e intuitiva.

    La nuova versione di AUDIT-TOOLS pubblicata da AteneoWeb, utile per la revisione dei bilanci 2024, rappresenta un'evoluzione delle versioni precedenti, arricchendosi di nuove funzionalità e miglioramenti:

    Mappatura del sistema IT aziendale: inserimento di una carta di lavoro per la mappatura del sistema IT aziendale, un aspetto sempre più rilevante nella revisione.
    Programmi di lavoro rivisti e semplificati: programmi di lavoro rivisti e semplificati per facilitare l'applicazione del "risk approach".
    Nuove sezioni con carte di lavoro: inserimento di nuove sezioni con carte di lavoro per: 

    servizi in outsourcing;
    analisi degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili;
    revisioni di aree specifiche (R&S);
    aggiornamento della carta di lavoro sulle dimensioni aziendali;
    e altro ancora.

    Aggiornamento normativo: la nuova versione tiene conto delle novità introdotte dalla direttiva delegata (UE) 2023/2775.
    Menu a tendina: per agevolare la compilazione delle checklist, sono stati introdotti menu a tendina con suggerimenti di risposta.
    Interfaccia intuitiva: Il software presenta un cruscotto iniziale suddiviso in 5 sezioni, corrispondenti alle fasi fondamentali della revisione: rischio di revisione, strategia-piano di lavoro, revisione controllo contabile, monitoraggio rischio di revisione e conclusioni. I dati inseriti nella sezione iniziale si ripercuotono su tutti i fogli di lavoro, cosi da semplificare le azioni dell'utente.

    Vantaggi di AUDIT-TOOLS 2025

    Metodologia collaudata: il foglio di calcolo Excel segue una metodologia collaudata del Dott. Antonio Cavaliere.
    Flessibilità: le carte di lavoro possono essere stampate e archiviate o salvate in formato elettronico.

    CLICCA QUI per accedere alla scheda del software.

  • Crisi d’impresa: nuovi obblighi per gli imprenditori e una soluzione per monitorarla
    Il "Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza” impone all’imprenditore di dotarsi di strumenti adeguati per la tempestiva rilevazione dello stato di crisi e per l’assunzione di idonee iniziative.
    In particolare, la norma prevede testualmente che:- l’imprenditore individuale deve adottare misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi e assumere senza indugio le iniziative necessarie a farvi fronte;- l’imprenditore collettivo deve adottare un assetto organizzativo adeguato ai sensi dell’articolo 2086 del Codice civile, anche ai fini della tempestiva rilevazione dello stato di crisi e dell’assunzione di idonee iniziative.La rilevazione deve essere preventiva e coinvolge, con responsabilità solidale, sia l’imprenditore che gli eventuali organi di controllo. 
    Easy Alert PMI è la nuova versione dello strumento realizzato da AteneoWeb per monitorare i segnali interni di crisi d'impresa, sia contabili che extracontabili, delle Micro, Piccole e Medie imprese.Con Easy Alert PMI il consulente può offrire ai suoi clienti un servizio fondamentale, innovativo e ad alto valore aggiunto, con costi e tempi molto contenuti.Easy Alert PMI è multi azienda e funziona per l’analisi di tutte le situazioni contabili senza limiti di annualità gestibili potendo indicare liberamente le date di chiusura e delle situazioni contabili. Ciascuna analisi può essere salvata e riaperta.I dati contabili possono essere riportati in specifici prospetti e riclassificati tramite un’apposita procedura di raccordo con il prospetto contabile del programma.I dati qualitativi sono pensati per le micro e piccole imprese ma possono essere personalizzati, nel contenuto e nella ponderazione, dall’utilizzatore dello strumento, che meglio conosce la realtà effettiva dell’imprese e i veri focus di interesse.
    In quest'ultima versione del software sono stati inseriti gli indici CNDCEC come ulteriore set di indici informativi della situazione economico/patrimoniale dell’impresa.
    CLICCA QUI per accedere alla scheda di presentazione del software, disponibile in versione Excel ed in versione Cloud.

  • Al via la consultazione della precompilata 2025
    Dallo scorso 30 aprile la dichiarazione precompilata è disponibile in consultazione sul sito internet dell'Agenzia Entrate.I modelli 730 e Redditi PF in consultazione sono già predisposti con i dati in possesso dell’Agenzia oppure inviati dagli enti esterni, come datori di lavoro, farmacie e banche.A partire dal 15 maggio, invece,  sarà possibile modificare e inviare i modelli dichiarativi.
    Anche quest’anno i contribuenti potranno optare per il 730 semplificato, che li guiderà passo passo, in modo semplice ed intuitivo, fino all'invio della dichiarazione. Dopo aver accettato o modificato i dati, il sistema li inserirà automaticamente all’interno del modello.
    Per inviare la dichiarazione ci sarà tempo fino al 30 settembre 2025. Per chi presenta il modello Redditi, invece, la scadenza sarà il 31 ottobre.Tutti i dettagli sono contenuti nel Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 23 aprile 2025.

  • CPB: approvate specifiche tecniche e modalità di trasmissione telematica dei dati
    Con Provvedimento del 24 aprile l'Agenzia delle Entrate ha approvato le specifiche tecniche da utilizzare per la trasmissione telematica dei dati rilevanti ai fini dell'elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale (CPB) per i periodi d’imposta 2025 e 2026, e dell’accettazione della proposta stessa, da parte degli esercenti attività d’impresa o arti e professioni, e i controlli telematici per la trasmissione dei dati.Il modello può essere trasmesso direttamente dal soggetto interessato o tramite degli intermediari abilitati alla trasmissione.
    Le specifiche e i controlli approvati sostituiscono, anche ai fini degli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), quelle approvate con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 17 marzo 2025.
    Il provvedimento, inoltre:

    fornisce indicazioni sulle modalità con le quali i contribuenti trasmettono i dati necessari per l’elaborazione della proposta di CPB e per la relativa accettazione;
    disciplina le modalità di comunicazione della revoca dell’adesione alla proposta di CPB per i periodi d’imposta 2025 e 2026;
    approva le modifiche alle specifiche tecniche degli indici sintetici di affidabilità fiscale e dei modelli Redditi 2025, allo scopo di consentire l’adesione al CPB per i periodi d’imposta 2025 e 2026 e la revoca della relativa adesione.

  • In vigore il decreto correttivo sugli acconti Irpef 2025
    Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 125 del 22 aprile, ha approvato un decreto-legge (Dl n. 55/2025) che introduce disposizioni urgenti in materia di acconti Irpef dovuti per l’anno 2025.Il provvedimento introduce norme di coordinamento tra le disposizioni in materia di Irpef del Dl 30 n. 216/2023, attuativo della delega sulla riforma fiscale, e quelle contenute nella legge di bilancio per il 2025.
    In seguito all’intervento, viene confermato che i lavoratori dipendenti e i pensionati senza redditi aggiuntivi non dovranno versare alcun acconto IRPEF per il 2025.
    Il Decreto legge è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 94 del 23 aprile ed è entrato in vigore il giorno successivo.

  • Esonero Imu limitato a fallimento e liquidazione coatta. No al concordato preventivo
    Con Sentenza n. 2746/18 del 28 febbraio 2025 la Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Roma ha chiarito che possono avvalersi del regime fiscale agevolato previsto dall’art. 10, comma 6, Dl n. 504/1992, e dall’art. 1, comma 768, L. n. 160/2019, che le esonerano dal versamento dell’IMU fino a quando non sia intervenuto il decreto di trasferimento degli immobili, unicamente le imprese sottoposte a fallimento (oggi liquidazione giudiziale) e a liquidazione coatta amministrativa.Trattandosi di norme speciali, infatti, non si possono estendere ad altre situazioni simili, ma ne può usufruire solamente chi rientra nelle procedure elencate.
    La questione esaminata dalla CGT romana ha riguardato un consorzio agrario che aveva impugnato un avviso di accertamento IMU relativo all'anno 2018.Il consorzio, però, non era in fallimento né in liquidazione coatta, ma era stato ammesso, nel 2023, alla diversa procedura del concordato preventivo.

  • In Gazzetta Ufficiale la revisione degli ISA per il periodo d'imposta 2024
    Approdato nella Gazzetta Ufficiale n. 91 del 18 aprile (Suppl. Ordinario n. 13) il Decreto 31 marzo 2025 con il quale il Ministero dell'economia e delle finanze approva gli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) relativi ad attività economiche dei comparti dell'agricoltura, delle manifatture, dei servizi, del commercio e delle attività professionali, per il periodo d'imposta 2024.
    Si tratta, in particolare, della revisione di 100 indici sintetici di affidabilità fiscale, in vigore a partire dal periodo d’imposta 2024, che i contribuenti interessati dovranno utilizzare nella prossima dichiarazione dei redditi per ricevere il giudizio di affidabilità fiscale utile per l'accesso al regime premiale previsto al comma 11 dell'art. 9-bis, del Dl n. 50/2017.
    Sulla base degli indici approvati con il decreto pubblicato è espresso, su una scala da 1 a 10, il grado di affidabilità fiscale riconosciuto a ciascun contribuente, anche al fine di consentire a quest'ultimo, sulla base dei dati dichiarati entro i termini ordinariamente previsti, l'accesso al citato regime premiale.
    Nel decreto, come segnalato in precedenza, anche l'approvazione delle territorialità specifiche applicabili al periodo d'imposta 2024, le cause di esclusione dall’applicazione degli indici, oltre interventi per adeguare gli ISA, approvati con il decreto MEF del 18 marzo 2024, agli effetti derivanti dall’aggiornamento della classificazione Ateco 2025.

  • Obblighi fiscali sui compensi professionali percepiti dagli eredi
    Con la Risposta n. 118 del 22 aprile, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito agli obblighi fiscali del contribuente che, in qualità di erede, percepisce il compenso spettante al padre deceduto, il quale aveva chiuso la propria partita IVA prima del decesso.
    L'Agenzia afferma che, anche dopo il decesso, gli obblighi IVA derivanti dalle prestazioni effettuate dal de cuius si trasferiscono agli eredi.Inoltre, la chiusura della partita IVA non può precedere la fatturazione e l’incasso di tutti i compensi relativi alle prestazioni rese dal de cuius.Pertanto, per emettere la fattura e versare l’imposta, l’erede è tenuto a riaprire la partita IVA del defunto.

  • Onorari consigliati Commercialisti: guida completa e software aggiornato ANC 2025
    L'Associazione Nazionale Commercialisti (ANC) ha pubblicato il prontuario "Onorari Consigliati per l'Anno 2025", uno strumento prezioso per orientarsi nel complesso mondo dei compensi professionali. Il documento fornisce una guida dettagliata con i compensi suggeriti per le diverse prestazioni, offrendo un punto di riferimento sia per i commercialisti che per i loro clienti.
    Il prontuario ANC non è un tariffario vincolante, ma un autorevole riferimento sui compensi considerati adeguati per le diverse tipologie di incarico. Ricordiamo che la determinazione degli onorari è un processo che dipende da molteplici fattori, tra cui:

    la natura e l'ampiezza del lavoro richiesto 
    il valore e la delicatezza del servizio professionale
    la negoziazione tra professionista e cliente.

    SOFTWARE "ONORARI CONSIGLIATI COMMERCIALISTI" DI ATENEOWEB
    Per agevolare l'applicazione pratica del prontuario ANC 2025, AteneoWeb ha sviluppato un software dedicato "ONORARI CONSIGLIATI COMMERCIALISTI" disponibile in versione XLS o in versione CLOUD. 
    Questo strumento, frutto della pluriennale collaborazione con ANC, permette di:

    Calcolare nel dettaglio gli onorari consigliati per le diverse prestazioni.
    Avere un riferimento concreto per la determinazione dei compensi.
    Personalizzare il calcolo in base alle specifiche esigenze del cliente e alla complessità dell'incarico.

    "ONORARI CONSIGLIATI COMMERCIALISTI" è:

    Aggiornato al prontuario ANC 2025: il software è costantemente allineato con le più recenti raccomandazioni dell'Associazione Nazionale Commercialisti
    Facile da usare: l'interfaccia intuitiva rende il software accessibile anche a chi non ha familiarità con strumenti di questo tipo
    Versatile: il software si adatta alle diverse tipologie di prestazioni professionali
    Conveniente: costa solo 80 euro
    Supporto costante: AteneoWeb offre assistenza e aggiornamenti per garantire un utilizzo ottimale del software.

    Il software "ONORARI CONSIGLIATI COMMERCIALISTI" di AteneoWeb è disponibile. Approfitta di questa risorsa preziosa per gestire al meglio la tua attività professionale e garantire una corretta determinazione degli onorari nel rispetto delle raccomandazioni ANC 2025.
    CLICCA QUI per la versione Excel.CLICCA QUI per la versione Cloud.
    Ricorda che il software "ONORARI CONSIGLIATI COMMERCIALISTI" è un supporto utile, ma non sostituisce la valutazione professionale del commercialista e la contrattazione con il cliente.
    È sempre consigliabile concordare in forma scritta gli onorari prima dell'inizio dell'incarico, per evitare fraintendimenti e garantire una trasparenza nel rapporto professionale.

  • IRES COOPERATIVE: calcolo e agevolazioni fiscali per mutualità prevalente
    Il calcolo dell'IRES (Imposta sul Reddito delle Società) nelle cooperative ad attività prevalente presenta delle peculiarità rispetto alle altre forme societarie. Nelle "cooperativa a mutualità prevalente" l'attività è principalmente rivolta a favore dei soci, generando vantaggi economici diretti per gli stessi.
    Il legislatore italiano riconosce il ruolo sociale ed economico delle cooperative, in particolare quelle a mutualità prevalente, anche attraverso un regime fiscale agevolato. Tra le agevolazioni più rilevanti, evidenziamo:

    Esenzione parziale IRES: 

    l'articolo 12 della Legge 904/1977 prevede l'esenzione dall'IRES per una quota degli utili netti destinata alla riserva legale, pari al 30%
    le somme accantonate a riserve indivisibili possono essere dedotte dall'imponibile IRES, entro i limiti previsti dalla normativa.

    Trattamento dei ristorni: 

    i ristorni, ossia le somme restituite ai soci in proporzione agli scambi mutualistici, godono di un regime fiscale favorevole
    è essenziale saper gestire correttamente l'imputazione dei ristorni a conto economico.

    Specificità per le cooperative di lavoro

    l'esenzione IRES può essere applicata limitatamente al reddito derivante dall'indeducibilità dell'IRAP
    in presenza di un'elevata incidenza del lavoro dei soci, è possibile usufruire di una variazione in diminuzione dell'imponibile.


    Il calcolo dell'IRES per le cooperative richiede dunque una profonda conoscenza delle normative di settore. 
    Per agevolare questo processo complesso, abbiamo sviluppato un software all'avanguardia, pensato specificamente per le cooperative a mutualità prevalente. La nostra soluzione CALCOLO IRES cooperative a mutualità prevalente 2025:

    è aggiornata con le ultime normative fiscali (versione 2025).
    garantisce calcoli precisi e affidabili.
    permette la gestione ottimale dei ristorni e delle perdite pregresse.
    è disponibile sia in versione Excel che Cloud, per un accesso comodo e flessibile.

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  • Visura Centrale Rischi elemento cruciale per la revisione e il controllo di continuità
    Presidiare il tema della Centrale Rischi è di fondamentale importanza per tutte le imprese e professionisti.In ottica di Revisione poi, la Visura della Centrale Rischi, pur non avendo natura certificativa, consente al sindaco e/o revisore di verificare se i rapporti bancari sono interamente e correttamente censiti in contabilità e se si evidenziano criticità tali da costituire un segnale di crisi. Dalla lettura della visura è infatti possibile evidenziare (con un riscontro esterno e qualificato) le modalità di utilizzo delle linee di credito, la loro struttura e duration ed eventuali sconfinamenti o deterioramento del rapporto. AteneoWeb vi propone un rinnovato servizio d’analisi della Visura Centrale Rischi Banca d’Italia, realizzato in collaborazione con CR EXPERT, che può rappresentare un validissimo supporto, anche documentale, all’attività di revisione. Il servizio ANALISI CR AVANZATA fornisce un'analisi approfondita con riclassificazione 36 mesi visura Centrale Rischi Banca d’Italia. Si compone di cinque sezioni tematiche in 50 pagine di reportistica espandibili a scelta con estrazioni di dettaglio (qui un report DEMO). CLICCA QUI per accedere al servizio.




  • Dal 30 aprile 2025 consultazione della dichiarazione precompilata
    A partire dal pomeriggio di mercoledì 30 aprile, sul sito dell’Agenzia Entrate saranno disponibili in modalità consultazione i modelli già predisposti con i dati in possesso dell’Agenzia oppure inviati dagli enti esterni, come datori di lavoro, farmacie e banche. In totale sono circa 1 miliardo e 300 milioni le informazioni trasmesse per la stagione dichiarativa in corso.
    A partire dal 15 maggio, sarà possibile modificare e inviare i modelli dichiarativi. Anche quest’anno i contribuenti potranno optare per il 730 semplificato, che nel 2024 è stato scelto da oltre metà della platea. Con questa modalità, il cittadino non deve più conoscere quadri, righi e codici ma viene guidato fino all’invio della dichiarazione con una interfaccia intuitiva e parole semplici. I dati relativi all’abitazione (rendita, eventuali contratti di locazione, interessi sul mutuo ecc.) sono ad esempio raccolti nella sezione “casa”, gli oneri nella sezione “spese sostenute”, le informazioni su coniuge e figli nella sezione “famiglia”. Dopo aver accettato o modificato i dati, sarà il sistema a inserire automaticamente i dati all’interno del modello.
    Per inviare la dichiarazione... [continua sul sito]
  • UIF: le operazioni sospette della pubblica amministrazione
    L’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia ha pubblicato la newsletter 3-2025- aprile 2025 – sull’argomento.
    Di seguito un sunto tratto, appunto, testualmente dalla newsletter. 
    Il contributo delle Pubbliche amministrazioni al sistema di prevenzione antiriciclaggio negli ultimi anni ha registrato segnali positivi in termini di crescita sia del flusso di comunicazioni di operazioni sospette sia degli enti registrati al portale Infostat-UIF. Persiste tuttavia una forte polarizzazione nel flusso delle comunicazioni trasmesse da un numero limitato di enti. Il coinvolgimento attivo degli uffici della PA nel sistema antiriciclaggio accresce la capacità di identificare e mitigare i rischi associati a condotte illecite, innescando un circolo virtuoso a beneficio dell’integrità dell’economia e a presidio della corretta allocazione delle risorse pubbliche. Gli uffici della PA contribuiscono al sistema di prevenzione anche fornendo elementi utili per l’analisi finanziaria delle segnalazioni di operazioni sospette trasmesse dagli altri destinatari degli obblighi antiriciclaggio.
    Al 31 dicembre 2024 il numero degli enti iscritti al portale Infostat... [continua sul sito]
  • Frontalieri Italia-Svizzera: nuove regole fiscali nelle dichiarazioni dei redditi 2025
    Redditi 2025: cosa cambia con il nuovo accordo fiscale per i lavoratori transfrontalieri Italia-Svizzera
    L’Accordo tra Italia e Svizzera relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri, sottoscritto il 23 dicembre 2020 e ratificato con la Legge n. 83/2023 in vigore dal 17 luglio 2023, ha introdotto cambiamenti significativi nel regime fiscale transfrontaliero, le cui disposizioni sono diventate effettivamente operative dal 1° gennaio 2024. Queste modifiche, frutto di anni di negoziati, impattano migliaia di lavoratori italiani impiegati nei Cantoni svizzeri di Ticino, Grigioni e Vallese. Sebbene il nuovo regime sia già attivo, sarà nel 2025 che i nuovi frontalieri dovranno confrontarsi concretamente con queste disposizioni, presentando per la prima volta la dichiarazione dei redditi in Italia secondo le nuove regole, riferita ai redditi percepiti nel 2024.
    Nuova definizione di frontaliere
    Secondo il nuovo accordo, viene ridefinita la figura del frontaliere: si tratta di chi risiede entro 20 km dal confine e lavora nell’area di frontiera dell’altro Stato, tornando quotidianamente al proprio domicilio. Questa definizione più precisa aiuta a identificare... [continua sul sito]
  • Leasing e bilancio d'esercizio: approfondimento contabile e fiscale 2025
    Prima di addentrarci nell'approfondita analisi del leasing e del suo trattamento contabile e fiscale, desidereremmo segnalarvi uno strumento particolarmente utile per la gestione di questi contratti: Easy Leasing, disponibile su AteneoWeb a questa pagina. Questa soluzione cloud rappresenta un valido supporto per professionisti e imprese che necessitano di gestire con precisione tutti gli aspetti amministrativi, contabili e fiscali dei contratti di leasing, automatizzando molti dei processi complessi che esamineremo in questo articolo. La piattaforma cloud offre il vantaggio di essere accessibile da qualsiasi dispositivo con connessione internet, garantendo sempre dati aggiornati e sincronizzati.
    Introduzione al leasing e impatto sul bilancio d'esercizio
    Questa guida esaustiva sul leasing nel bilancio d'esercizio esplora tutti gli aspetti contabili, fiscali e normativi aggiornati al 2025, offrendo chiarimenti su ratei, risconti, maxicanone, deducibilità e adempimenti secondo i principi contabili nazionali e internazionali.
    Il leasing rappresenta un importante strumento finanziario per le imprese italiane, consentendo l’utilizzo di beni senza immediato esborso dell’intero... [continua sul sito]
  • Rettifica codici ATECO 2025: guida pratica aggiornata
    Il processo di adeguamento alla nuova classificazione ATECO 2025, operativa dal 1° aprile 2025, è in corso, e gli operatori economici devono considerare sia le indicazioni dell'Agenzia delle Entrate sia la riclassificazione dei codici attività effettuata dalle Camere di Commercio.Utilizzo dei nuovi codiciIn generale, tutti gli operatori devono utilizzare i nuovi codici ATECO 2025 negli atti e nelle dichiarazioni inviate all'Agenzia delle Entrate. Per le dichiarazioni annuali IVA 2025, è possibile indicare sia i codici ATECO 2007 Aggiornamento 2022 sia i nuovi codici ATECO 2025, specificando il codice "1" nella casella "Situazioni particolari" del frontespizio del modello, come chiarito in una FAQ del 5 marzo 2025.Comunicazioni all'Agenzia delle EntrateL'Agenzia delle Entrate ha precisato che l'adozione della nuova classificazione ATECO 2025 non richiede una dichiarazione di variazione dati ai sensi degli artt. 35 e 35-ter del DPR 633/72 e 7 comma 8 del DPR 605/73. Tuttavia, i contribuenti devono comunicare i codici delle attività esercitate in linea con la nuova classificazione ATECO 2025 in occasione della prima dichiarazione di variazione dati effettuata secondo tali disposizioni,... [continua sul sito]
  • Controllo di gestione: il Commercialista e l'Imprenditore a caccia di efficienza nei reparti
    In quest’articolo tratteremo un altro indice davvero semplice, ma non per questo meno importante: l’indice e.c.p ovvero l’indice di efficienza del ciclo di processo.
    Torniamo per un attimo su alcuni concetti discussi negli articoli precedenti (chi volesse li trova su questa rubrica). Come abbiamo avuto modo di trattare, le attività produttive si dividono in due grandi gruppi: quelle che creano valore e quelle che non creano valore. A noi chiaramente interessano principalmente le seconde. Tra le attività che non creano valore individuiamo ulteriori due tipi: quelle inevitabili (setup dei macchinari, manutenzioni periodiche ecc.) e quelle evitabili (la grande categoria degli sprechi di tempo). La prima categoria vede quindi operazioni inevitabili (ma certamente ottimizzabili), la seconda categoria invece è caratterizzata da operazioni che debbono essere semplicemente eliminate.
    Ora, ipotizziamo un reparto ove sono presenti più fasi lavorative (magari caratterizzate da uno o più macchinari raggruppati in celle di lavoro) quale potrebbe essere il capannone dedicato alla trasformazione di prodotti caseari. Per semplicità prendiamo a riferimento solo tre fasi lavorative,... [continua sul sito]
  • Holding: un'opportunità strategica da valutare con attenzione
    Una holding è una struttura posta al vertice di un gruppo di società partecipate. Essa agisce come una società madre o capogruppo (parent), detenendo azioni o quote di altre società, le società figlie o controllate (subsidiary), esercitando su queste un'attività direttiva e di gestione del capitale. La struttura che si crea è spesso descritta come una piramide, con la holding al vertice.
    Mentre il nostro codice civile definisce l'azienda, manca una definizione specifica di impresa. Questa dualità rende la declinazione del concetto di impresa all'interno di una holding un aspetto più complesso. Tuttavia, in una holding che non svolge attività mista (holding pura), l'attività principale si configura come direzione e coordinamento delle società partecipate, specialmente quelle a livello di controllo.
    L'attività di direzione consiste nell'esercizio continuativo di una pluralità sistematica di atti di indirizzo che incidono sulle decisioni gestionali delle singole imprese controllate. Il coordinamento, invece, mira a realizzare sinergie tra le varie attività del gruppo, creando valore aggiunto a livello complessivo. Questa attività di direzione e coordinamento... [continua sul sito]
  • Aggiudicatario inadempiente di immobile ad un'asta pubblica: le conseguenze
    In questo ultimo decennio la riforma del codice di procedura civile nella parte riguardante le esecuzioni immobiliari ha avvicinato alle aste pubbliche diversi privati cittadini alla ricerca di immobili, per uso proprio o per investimento.Grazie anche all’aumento della propensione all’investimento sono sempre maggiori i partecipanti alle aste immobiliari pubbliche, un po' ovunque, e ancora di più per i beni situati nelle zone delle città metropolitane o nelle località turistiche. 
    L’articolo 579 del Codice di procedura civile stabilisce che “Ognuno, eccetto il debitore, è ammesso a fare offerte all'incanto” ed effettivamente la partecipazione a un’asta pubblica è diventata usuale per centinaia di migliaia di cittadini.L’assistenza gratuita del Custode Giudiziario e del Delegato alla vendita sono molto importanti per formulare al meglio l’offerta, ma, visto l’ormai definitivo passaggio alle aste telematiche in quasi tutti i Tribunali,  alcuni interessati meno esperti nell’utilizzo del computer si rivolgono a soggetti più preparati (parenti, amici, avvocati, agenzie, …).
    Innanzitutto l’offerente deve leggere con grande attenzione la perizia... [continua sul sito]
  • Il Tribunale di Firenze 'grazia' la citazione di sentenze inventate da Chatgpt
    L’utilizzo dell’intelligenza artificiale ogni giorno ed in modo esponenziale sta sempre più prendendo piede negli studi professionali, perché apparentemente permette di risparmiare tempo e si rivela un importante assistente nella elaborazione di testi, redazione di atti, procedure di calcolo e tanto altro.
    In occasione di una recente decisione del Tribunale di Firenze, sezione imprese RG 11053/2024, sul tema dell'utilizzo non autorizzato di un marchio, parte convenuta aveva rilevato l’errore di verifica della veridicità delle ricerche effettuate e, sottolineando l’abusivo utilizzo dello strumento processuale, ha chiesto la condanna di controparte ex art. 96 c.p.c. per aver in questo modo influenzato la decisione del collegio. 
    Parte attrice aveva riconosciuto l’errore, che aveva attribuito all’utilizzo di intelligenza artificiale (IA). Nel caso specifico, nel testo elaborato da chatgpt, venivano citate sentenze non solo sbagliate ma inventate.
    I Giudici hanno dato la colpa all’intelligenza artificiale; “graziato” l’attore per l’errore e rigettato la richiesta di condanna ex. art. 96 cpc.
    Nuova in giurisprudenza è la definizione delle... [continua sul sito]
  • Controllo di Gestione: la distinta base quale valido supporto alle scelte strategiche
    Torniamo sull’imprenditore oleario. Nelle scorse settimane ho avuto un incontro legato questa volta alla realizzazione dei listini (previa rivisitazione e correzione di tutte le distinte base prodotti finiti). Da ciò che è emerso i mercati su cui lavorare saranno tre: la gdo (nord italia), la ristorazione, l’estero (cina). Chiaramente, seppur trattasi degli stessi prodotti, le etichette dei prodotti presso la gdo e la ristorazione saranno differenti (onde evitare sovrapposizioni).
    Il nuovo direttore commerciale ha iniziato ad operare il 1° gennaio 2025, quindi l’anno corrente sarà condizionato nella crescita del fatturato. In un articolo precedente avevo parlato dei costi annui a cui si sarebbe incontro in merito all’assunzione del direttore commerciale (più benefits); il costo totale su base annua è appunto di 100.000 € circa.
    Abbiamo previsto (di concerto con il direttore stesso) un incremento del fatturato pari a 500.000 € nell’arco dell’anno, così divisi:

    gdo: 240.000 € ad un margine di contribuzione medio del 6%, pari quindi a 14.400 €
    ristorazione: 200.000 € ad un margine di contribuzione medio dell’8% pari a 16.000€[continua sul sito]
  • L’atto ricognitivo dell’accessione può essere trascritto
    Lo conferma il Tribunale di Milano con la sentenza del 21 gennaio 2025, smentendo le perplessità sollevate dal Conservatore dei registri immobiliari, perché non si tratta di accertare i presupposti di una vicenda controversa, attività riservata all’autorità giudiziaria, come avviene per l’usucapione. In questo caso l’acquisto dell’impianto fotovoltaico, era avvenuto per accessione (art. 934 c.c.) in capo al proprietario del terreno, ma era stato intestato in catasto alla società che l’aveva realizzato.Si poteva chiedere al catasto la rettifica dell’intestazione, ma è probabile che sia stata rifiutata, richiedendosi l’atto notarile. Atto non di accertamento, come ha confermato il tribunale, ma ricognitivo e di identificazione catastale , e pertanto trascrivibile ex art. 2643 n. 1 c.c. Il principio di tassatività nell’ambito della trascrizione non riguarda infatti gli atti, ma gli effetti (ex art. 2645 c.c.) che producono, siano essi traslativi o ricognitivi di un acquisto a titolo originario, come nel caso dell’accessione.E’ un tema ricorrente nell’ambito degli impianti fotovoltaici, di cui occorre dapprima accertare la natura immobiliare, presupposto per... [continua sul sito]
  • Modello 730 precompilato
    Il modello 730 precompilato è una dichiarazione dei redditi già compilata dall'Agenzia delle Entrate, disponibile online, per alcune categorie di contribuenti.
    Per la predisposizione del modello 730 precompilato, l'Agenzia delle entrate utilizza:

    i dati contenuti nella Certificazione Unica, che viene inviata all’Agenzia delle entrate dai sostituti d’imposta, i compensi di lavoro autonomo occasionale, i dati delle locazioni brevi;
    gli oneri deducibili o detraibili ed i rimborsi, anche per i familiari a carico;
    alcune informazioni contenute nella dichiarazione dei redditi dell’anno precedente;
    altri dati presenti nell’Anagrafe tributaria, i pagamenti e le compensazioni effettuati con il modello F24 

    A partire dal 30 aprile 2025, l’Agenzia delle entrate mette a disposizione la dichiarazione dei redditi precompilata nell’area dedicata del proprio sito web www.agenziaentrate.gov.it.
    Da quest’anno, nell’area web dedicata, oltre alla modalità di compilazione ordinaria, è resa disponibile al contribuente, in via sperimentale, una modalità di presentazione semplificata e guidata della dichiarazione 730 precompilata... [continua sul sito]
  • Dichiarazione dei redditi 2025 (redditi prodotti nel 2024): obbligati e esonerati alla presentazione
    Chi è obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi
    Sono obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi prodotti nel 2024 i contribuenti

    che sono obbligati alla tenuta delle scritture contabili, anche nel caso in cui non abbiano conseguito alcun reddito 1
    che hanno conseguito redditi nell’anno 2024 e non rientrano nei casi di esonero.

    In particolare:

    i lavoratori dipendenti che nel 2024 hanno cambiato datore di lavoro e sono in possesso di più certificazioni di lavoro dipendente o assimilati (Certificazione Unica 2025) 2
    i lavoratori dipendenti che direttamente dall’INPS o da altri Enti hanno percepito indennità e somme a titolo di integrazione salariale o ad altro titolo 3
    i lavoratori dipendenti a cui il sostituto d’imposta ha riconosciuto deduzioni dal reddito e/o detrazioni d’imposta non spettanti in tutto o in parte 4
    i lavoratori dipendenti che hanno percepito retribuzioni e/o redditi da privati non obbligati per legge ad effettuare ritenute d’acconto 5
    i contribuenti che hanno conseguito redditi sui quali l’imposta si applica separatamente 6 
    i lavoratori dipendenti... [continua sul sito]
  • Responsabilità (un po’) limitata per i sindaci
    Il 12 aprile entrerà in vigore la nuova disciplina della responsabilità di sindaci e membri dell’organo di controllo delle società di capitali.La legge 14 marzo 2025, n. 35 modifica infatti l’art. 2407, introducendo limiti quantitativi alla loro responsabilità, commisurati all’importo del compenso percepito, e un termine quinquennale di prescrizione per l’azione di responsabilità nei loro confronti.Non variano i doveri, (art. 2407 comma 1), cui devono adempiere “con la professionalità e la diligenza richieste dalla natura dell’incarico”, né la responsabilità per la “verità delle loro attestazioni e per “il segreto sui fatti e sui documenti di cui hanno conoscenza per ragione del loro ufficio”.Viene, invece, integralmente riscritto il secondo comma del medesimo Articolo, ove si prevede che:“al di fuori delle ipotesi in cui hanno agito con dolo, anche nei casi in cui la revisione legale è esercitata dal collegio sindacale a norma dell’articolo 2409-bis, secondo comma, i sindaci che violano i propri doveri sono responsabili per i danni cagionati alla società che ha conferito l’incarico, ai suoi soci, ai creditori e ai terzi nei limiti di un multiplo... [continua sul sito]
  • Ammortamenti: riflessi contabili, civili e fiscali
    L'ammortamento è un processo contabile fondamentale, che fa parte delle cosiddette "scritture di assestamento", il cui fine è quello di ripartire il costo di un'immobilizzazione materiale o immateriale per la durata della sua vita utile. Questo processo ha implicazioni significative sia dal punto di vista contabile che fiscale, e la sua corretta attuazione è essenziale per una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria di un'azienda.
    Riflessi Contabili
    I principi contabili italiani (OIC) e i principi contabili internazionali (IAS/IFRS) forniscono le linee guida per la contabilizzazione degli ammortamenti. L''OIC 16, in particolare, disciplina la contabilizzazione delle immobilizzazioni materiali, stabilendo che l'ammortamento deve essere sistematico e basato sulla vita utile dell'asset;
    i principi contabili richiedono che l'ammortamento rifletta il consumo economico dell'asset e che siano considerati fattori come l'obsolescenza e il deperimento.
    Ne consegue che: 

    l'ammortamento riduce il valore contabile dell'immobilizzazione nel bilancio;
    la quota di ammortamento è registrata come costo nel... [continua sul sito]
  • Codice disciplinare e contenzioso: costruire regole chiare per proteggere l’impresa
    In un tempo in cui l’impresa è chiamata a operare in contesti sempre più normati, competitivi e giudicabili, la gestione del contenzioso interno assume un ruolo centrale nella tenuta organizzativa. Se ogni dipendente rappresenta un investimento, ogni errore disciplinare mal gestito può trasformarsi in un costo reputazionale ed economico.
    Il codice disciplinare, spesso relegato a semplice appendice burocratica, è in realtà un cardine strategico del sistema di regole aziendali, oltre che uno strumento essenziale di legalità. È qui che si gioca gran parte della qualità della leadership imprenditoriale.
    La cornice giuridica: l’articolo 7 dello Statuto dei Lavoratori
    La disciplina delle sanzioni disciplinari è regolata in Italia dall’articolo 7 della Legge 20 maggio 1970, n. 300. Questa disposizione stabilisce che:

    le norme disciplinari devono essere portate a conoscenza dei lavoratori, mediante affissione o altra forma accessibile;
    devono essere specificati i comportamenti sanzionabili e le relative sanzioni;
    il lavoratore ha diritto a conoscere le accuse e a difendersi, con almeno cinque giorni per presentare giustificazioni;[continua sul sito]
  • Autotrasportatori: riduzione accise I trimestre 2025
    Con nota a registro ufficiale 0195193  del 28.03.2025 l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli rende note le istruzioni, il modello ed il software per la richiesta dei benefici relativi alla riduzione accise del I trimestre 2025. 
    L’articolo 61 del Decreto Legge 1/2012 ha introdotto modificazioni all’articolo 3 comma 1 del D.P.R. 277/2000, cosicché l’istanza per accedere al beneficio può essere presentata dal 1° al 30 aprile 2025.  La Legge 28 dicembre 2015 n. 208, articolo 1, comma 645 (Legge di Stabilità 2016) prevedeva che a decorrere dal 1° gennaio 2016 il beneficio non spettasse per i veicoli di categoria EURO 2 o inferiore, successivamente la Legge 160/2019 comma 630 disponeva che a decorrere dal 1° ottobre 2020 il rimborso non spettasse per i consumi dei veicoli di categoria euro 3 od inferiore; infine a decorrere dal 1° gennaio 2021 il rimborso non spetta per i consumi dei veicoli di categoria euro 4 o inferiore (art. 1, comma 630, della legge 27 dicembre 2019, n. 160) – vedi anche il paragrafo IV della Nota. Per la classificazione dei veicoli si consulti la tabella classificazione euro, In seguito a tale introduzione nella dichiarazione trimestrale di... [continua sul sito]
  • Polizze catastrofali: i chiarimenti di ANIA e la proroga selettiva al fotofinish
    L'articolo 1, comma 105, della legge 30 dicembre 2023, n. 213 (legge di Bilancio 2024) ha introdotto l'obbligo per tutte le imprese iscritte al Registro delle Imprese, ad eccezione di quelle agricole, di sottoscrivere una polizza assicurativa contro i danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali (ad esempio alluvioni, terremoti e frane).
    La copertura assicurativa deve riguardare i beni elencati nell'articolo 2424 del codice civile, tra cui edifici, impianti e macchinari utilizzati per l'attività aziendale.
    Nel caso di immobili in affitto, il locatario deve assicurare gli asset se il proprietario non lo ha già fatto, e nel caso di attività commerciali situate all'interno di edifici residenziali, solo l'area commerciale deve essere assicurata.
    La proroga selettiva
    Il Consiglio dei Ministri riunitosi venerdì 28 marzo 2025 ha approvato un decreto-legge che differisce, per le micro, piccole e medie imprese, l'obbligo di stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale. Rimane fermo al 1° aprile il termine per le grandi imprese.[continua sul sito]
  • Niente proroga per le polizze catastrofali. I chiarimenti di ANIA
    L'articolo 1, comma 105, della legge 30 dicembre 2023, n. 213 (legge di Bilancio 2024) ha introdotto l'obbligo per tutte le imprese iscritte al Registro delle Imprese, ad eccezione di quelle agricole, di sottoscrivere una polizza assicurativa contro i danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali (ad esempio alluvioni, terremoti e frane). (leggi anche Obbligo di polizza contro gli eventi catastrofali entro il 31 marzo 2025).
    La copertura assicurativa deve riguardare i beni elencati nell'articolo 2424 del codice civile, tra cui edifici, impianti e macchinari utilizzati per l'attività aziendale.
    Nel caso di immobili in affitto, il locatario deve assicurare gli asset se il proprietario non lo ha già fatto, e nel caso di attività commerciali situate all'interno di edifici residenziali, solo l'area commerciale deve essere assicurata.
    Le imprese hanno tempo fino al 31 marzo 2025 per sottoscrivere la polizza, con un'estensione al 31 dicembre 2025 per i settori della pesca e dell'acquacoltura.
    Il mancato rispetto dell'obbligo non prevede una specifica sanzione ma può comportare il diniego di aiuti pubblici in caso di eventi catastrofici.
    Le... [continua sul sito]
  • Le garanzie del credito
    Nel mondo finanziario, le garanzie del credito rappresentano strumenti essenziali per mitigare il rischio legato alla concessione di prestiti e finanziamenti. 
    Nel sistema giuridico italiano, le garanzie del credito rivestono un ruolo fondamentale per la tutela del creditore e per garantire l'adempimento delle obbligazioni da parte del debitore: senza adeguate garanzie, le persone fisiche o giuridiche non riescono ad ottenere i finanziamenti a loro necessari.
    Il Codice Civile disciplina diverse tipologie di garanzie, che possono essere suddivise in due macro-categorie: garanzie reali e garanzie personali.

    Garanzie reali che attribuiscono al creditore un diritto su determinati beni del debitore o di un terzo, permettendogli di soddisfare il proprio credito attraverso l’espropriazione del bene garantito. 

    Le principali forme di garanzie reali previste dal Codice Civile sono:


    Pegno (artt. 2784-2807 c.c.): consiste nel vincolo su beni mobili, titoli di credito o altri diritti patrimoniali, conferito dal debitore o da un terzo a favore del creditore e permette al creditore di vendere il bene in caso di mancato pagamento.
    Ipoteca... [continua sul sito]

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