HOME PAGE  |  SERVIZI  |  SCADENZIARIO FISCALE  |  CHI SIAMO  |  QUESITI/CONTATTI
  Quesiti/Contatti  
Stampa Pagina  

  Numero di telefono: 0323.641144
  Fax: 0323.643529


Compilando la form sottostante potrete avvalervi di un parere o una consulenza su casi specifici.
I servizi on-line sono a pagamento con costo variabile a seconda della complessità della materia trattata. Inviateci i vostri dati e provvederemo a spedirvi un preventivo di spesa, che, normalmente, non sarà comunque inferiore a 150 euro, oltre ad I.V.A..

Non verranno prese in esame richieste con dati incompleti o non presentate attraverso questa pagina.

Cognome  Nome
Ragione sociale E-mail
Indirizzo Città
Provincia Paese
Telefono  Fax 
Professione   
Argomento
di interesse





  • Tassazione dei dividendi nelle SRL: 26% o trasparenza IRPEF?
    Da alcuni anni (Legge n. 205/2017 ) per i dividendi di S.r.l. percepiti da  persone fisiche non in regime di impresa Persone fisiche non in regime di impresa è possibile optare per la tassazione del reddito per trasparenza, in alternativa alla ritenuta a titolo di imposta del 26%. 
    La tassazione per trasparenza consiste quindi nella possibilità, anche per le S.r.l., di trasferire l’imposizione del reddito d’impresa sui soci, in proporzione alle quote di partecipazione, come avviene normalmente per le società di persone.
    Sono quindi due alternative a contendersi il campo:

    la tassazione "secca" al 26% 
    e il regime di trasparenza IRPEF. 

    La scelta tra queste due opzioni richiede un'attenta analisi, considerando le specificità di ogni società e dei suoi soci.
    Tassazione al 26% 
    In questo regime, l’utile viene assoggettato ad IRES in capo alla società e i dividendi netti distribuiti ai soci sono soggetti a una ritenuta d'imposta del 26% a titolo definitivo. Ciò significa che il socio non dovrà dichiarare tali dividendi nella propria dichiarazione dei redditi e non saranno soggetti ad ulteriori imposte. E’ dunque... [continua sul sito]
  • Le novità 2025 per Startup e PMI innovative
    Negli ultimi mesi del 2024, la Legge annuale sulla Concorrenza (Legge 193/2024) e la cosiddetta Legge Startup (Legge 162/2024) hanno introdotto cambiamenti significativi alla disciplina delle startup innovative contenuta nel Decreto-legge 179/2012.
    La prima modifica sostanziale riguarda l'introduzione di un requisito dimensionale specifico: per essere considerata startup innovativa, l'impresa deve necessariamente rientrare nella categoria di microimpresa, piccola o media impresa secondo i parametri della raccomandazione UE 2003/361/CE. 
    Inoltre, viene espressamente vietato lo svolgimento di attività prevalente di agenzia e consulenza. La startup deve avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
    La Legge 193/2024 ha modificato anche i termini di permanenza nella sezione speciale del registro delle imprese start-up innovative, riducendo il periodo base da 5 a 3 anni. Tuttavia, è prevista la possibilità di estendere questo periodo fino a 5 anni, soddisfacendo almeno uno dei seguenti requisiti:

    aumento al 25% delle spese in ricerca e sviluppo[continua sul sito]
  • Il mutuo più alto della vendita porta all’accertamento di maggior reddito
    Cass. 27 settembre 2024 n. 25854.La Cassazione accoglie il ricorso dell’Agenzia delle entrate (che deduce violazione degli artt. 39 e 41-bis del D.P.R. 29/09/1973 n. 600 e 54 D.P.R. 26/10/1972 n. 633), e cassa con rinvio la sentenza della CTR dell’Emilia - Romagna n. 3580/14/2016, ribadendo un principio di diritto già espresso (Cass. 18/02/2020, n. 4076, 09/06/2017, n. 14388, 28/02/2017, n. 5190):“In tema di accertamento induttivo del reddito d’impresa, l’accertamento di un maggior reddito derivante dalla cessione di beni immobili può essere fondato anche soltanto sull’esistenza di uno scostamento tra il minor prezzo indicato nell’atto di compravendita e l’importo del mutuo erogato all’acquirente, ciò non comportando alcuna violazione delle norme in materia di onere della prova”.
    Si trattava di cessioni immobiliari soggette ad IVA, tra società, non protette pertanto dall’ombrello del prezzo-valore, per cui la base imponibile è necessariamente costituita dalla rendita catastale, che vale solo per l’imposta di registro ove acquisti persona fisica. L’Agenzia accerta in tal caso il reddito percepito dalla società, e, a seguito di indagini bancarie,... [continua sul sito]
  • Sanzioni solidali per la decadenza da agevolazione prima casa
    Chi acquista una prima casa deve tenerla per 5 anni se non vuol perdere le agevolazioni fiscali, a meno che ne riacquisti un’altra entro un anno “per adibirla a propria abitazione principale”.La Cassazione decidendo su una controversia sorta ben vent’anni fa, ha disatteso la richiesta della contribuente, che non si rifiutava di pagare la maggiore imposta, ma riteneva di doverlo fare solo in proporzione alla sua esigua quota di comproprietà. Aveva infatti acquistato solo l’1% della casa, ma il fisco gli ha chiesto di pagare anche per la quota residua del figlio le maggiori imposte e le sanzioni:  la differenza  tra quanto dovuto per prima e seconda casa, il 30 % della differenza e gli interessi legali.“La decadenza dell'agevolazione ai sensi dell'art. nota II-bis, punto 4, della Tariffa, parte prima, allegata al D.P.R. n. 131/1986” (TUR), dispone  infatti la Corte,  “comporta in capo agli acquirenti la responsabilità solidale dell'obbligazione tributaria ai sensi dell' art. 57 TUR, rimanendo la rilevanza dellequote ideali in capo ai comunisti soltanto sul piano del rapporto interno".Il fisco può quindi chiedere i soldi a chi vuole, e può chiederli tutti, sarà... [continua sul sito]
  • L'importo della mediazione può non risultare dal rogito
    Da quasi vent’anni - la c.d. Legge Bersani risale al 4 agosto 2006 - l’atto notarile di acquisto immobiliare deve tra l’altro riportare, per dichiarazione giurata delle parti, l’eventuale assistenza del mediatore, con i relativi dati identificativi e l’ammontare della spesa sostenuta dalle parti per tale attività.
    Evidentemente non era molto gradita l’emersione della frequente differenza tra quanto richiesto all’acquirente e al venditore. Quest’ultimo finisce infatti spesso per essere il “cliente privilegiato”, di cui occorre conquistarsi la fiducia per acquisire il mandato, anche se poi l’attività di mediazione è ovviamente svolta nell’interesse di entrambe le parti.
    Per agevolare questa esigenza di “privacy” si consente ora (l’art. 22 L. 13 dicembre 2024 n. 203 che ha integrato l’art. 35, comma 22, D.L. 223/2006, è entrato in vigore il 12 gennaio) di indicare nel rogito, in alternativa alla spesa sostenuta, “il numero della fattura emessa dal mediatore e la corrispondenza tra l’imposto fatturato e la spesa effettivamente sostenuta, nonché, in ogni caso, le analitiche modalità di pagamento della stessa”: descrizione dell’assegno... [continua sul sito]
  • Credito d'imposta per beni strumentali 4.0. Cosa succede in caso di distruzione/perdita involontaria del bene?
    L'interconnessione è un requisito fondamentale per poter beneficiare del credito d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, in particolare quelli rientranti nel piano "Industria 4.0". Questo significa che il bene deve essere collegato al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, scambiando informazioni con altri sistemi interni o esterni tramite protocolli di comunicazione standard.
    L'interconnessione non è un requisito da soddisfare una tantum, ma deve essere mantenuta per tutto il periodo in cui si usufruisce del credito d'imposta (che per i soggetti “capienti” coincide generalmente con i tre anni in cui il credito viene utilizzato in compensazione). 
    Il venir meno dell’interconnessione può quindi portare alla perdita del beneficio. È responsabilità dell'impresa beneficiaria documentare, attraverso un'adeguata reportistica, il mantenimento delle caratteristiche tecniche e dell'interconnessione.
    Il perimento di un bene, sia esso dovuto a furto, incendio o altre cause, può avere un impatto sul credito d'imposta, soprattutto in relazione al mantenimento dell'interconnessione. 
    Tuttavia, è fondamentale distinguere... [continua sul sito]
  • Definizione di Micro, Piccola e Media Impresa
    In Italia, la normativa di riferimento è la Raccomandazione n. 2003/361/CE della Commissione Europea, che definisce le microimprese, piccole e medie imprese in base a criteri precisi.
    Le imprese si suddividono in tre categorie:

    Microimpresa:

    Meno di 10 occupati
    Fatturato annuo o totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro


    Piccola impresa:

    Meno di 50 occupati
    Fatturato annuo o totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro


    Media impresa:

    Meno di 250 occupati
    Fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, o totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro



    Terminologia:

    Occupati: include dipendenti a tempo pieno, parziale o stagionale, proprietari-gestori e soci che svolgono un’attività regolare nell’impresa. Non sono inclusi apprendisti, persone con contratto di formazione o di inserimento e occupati in congedo di maternità o paternità.
    Fatturato annuo: Importo netto del volume d’affari, al netto di sconti, abbuoni, IVA e altre imposte.
    Totale di bilancio: Totale dell’attivo... [continua sul sito]
  • Sulla tassazione del preliminare un piccolo passo verso il contribuente, un grande passo per il fisco
    Registrare il contratto preliminare immobiliare da quest’anno è più vantaggioso.Sconta infatti in sede di registrazione, un’imposta fissa di 200 euro e una proporzionale pari all’ 0,5% su quanto si prevede sia versato prima del rogito.
    Prima l’imposta era differenziata 0,5 % sulla caparra cofirmataria, 3 % sugli acconti Al rogito l’imposta si recupera, scontandola da quella prevista per il contratto definitivo, ma se gli acconti erano rilevanti e la tassazione avveniva sul valore catastale si andava spesso in passivo. Vero che entro 3 anni si può chiedere il rimborso della differenza, ma si tratta di un procedimento lungo e laborioso. Si ricorreva così spesso a caparre sproporzionate per ridurre l’imposta, sbilanciando pesantemente l’assetto contrattuale, perché, come sappiamo, se poi il promissario acquirente non compra deve lasciare la caparra al venditore e nel caso inverso il promittente venditore deve restituire il doppio (art. 1385 c.c.).
    Dal primo gennaio di quest’anno “se il contratto preliminare prevede la dazione di somme a titolo di caparra confirmatoria o il pagamento di acconti di prezzo non soggetti all'imposta sul valore aggiunto […]... [continua sul sito]
  • La 'postuma decennale' può essere attivata dall'acquirente - Cass. 27 gennaio 2025, n. 1909
    Il costruttore che vende un immobile da costruire a persona fisica deve rilasciare, al rogito, una polizza assicurativa decennale postuma, con effetto dalla data di ultimazione dei lavori, a copertura dei danni materiali e diretti all'immobile venduto, compresi i danni ai terzi, derivanti da rovina totale o parziale oppure da gravi difetti costruttivi delle opere, per vizio del suolo o per difetto della costruzione (art. 1669 c.c.), manifestatisi successivamente alla stipula del contratto definitivo di compravendita o di assegnazione (art. 4 del D.Lgs. n. 122/2005).
    Ci si è chiesti se il contratto deve essere qualificato come assicurazione della responsabilità civile o contro i danni per conto di chi spetta (art. 1891 c.c.).
    La qualificazione non è accademica, perché la polizza RC potrebbe essere fatta valere solo dal costruttore, salvo diversa pattuizione, quella per conto di chi spetta consentirebbe invece all’acquirente di azionare direttamente nei confronti dell'assicuratore i diritti derivanti dal contratto, pur non essendone parte (Cass. 20/12/2017, n. 30653; Cass. 9/12/2024, n. 31686).
    Ed è quest’ultima l’opzione interpretativa preferita dalla Cassazione... [continua sul sito]
  • L’applicazione della marca da bollo in fattura
    L’articolo 13, n. 1, della tariffa allegato A, parte I, annessa al DPR 26 ottobre 1972, n. 642, prevede l’applicazione dell’imposta di bollo nella misura di euro 2,00 su ogni esemplare di “Fatture, note, conti e simili documenti, recanti addebitamenti o accreditamenti, anche non sottoscritti, ma spediti o consegnati pure tramite terzi; ricevute e quietanze rilasciate dal creditore, o da altri per suo conto, a liberazione totale o parziale di una obbligazione pecuniaria” deve essere apposta la marca da bollo di 2,00 euro.
    Sono generalmente esenti dall’imposta di bollo le fatture, le ricevute, le quietanze, le note, i conti, le lettere ed altri documenti di accreditamento e di addebitamento riguardanti il pagamento di corrispettivi di operazioni assoggettate ad IVA.
    L’imposta non è dovuta quando la somma non supera 77,47 euro (ex L. 150.000). Se la fattura evidenzia contemporaneamente importi soggetti ad IVA e importi non soggetti, qualora questi ultimi siano di importo superiore a € 77,47 è dovuta l’imposta di bollo (C.M. 2.01.1984, n. 301333 e Ris. Ag. Entrate 3.07.2001, n. 98).
    Ad oggi, con l’obbligo di emissione elettronica della fattura per... [continua sul sito]
  • L'acquisto immobiliare si trascrive a favore del Trustee. Cass. 23 dicembre 2024, n. 34075
    Il Trust designa un rapporto fiduciario con cui il Settlor trasferisce la proprietà dei suoi beni al Trustee, che deve gestirli e amministrarli nell’interesse di un terzo beneficiario designato o per uno scopo determinato.E’ un istituto trapiantato nel nostro ordinamento dal diritto anglosassone, in forza dell’art. 2 Convenzione dell’Aja 1 luglio 1985, esecutiva in Italia con L.364/1989, non senza qualche criticità, restando disciplinato da regole estranee al nostro sistema giuridico. Si pensi alla trascrizione nei registri immobiliari.E’ vero, ricorda la Cassazione con la sentenza del 23 dicembre 2024, n. 34075, che Il Trust è considerato soggetto passivo dell’imposta sul reddito delle società dall’art. 1 della l. n. 296/2006, ma non può “essere ritenuto ente titolare di diritti, dotato di personalità giuridica” […] ”l’unico soggetto di riferimento nei rapporti con i terzi […] è solo il Trustee”.Quindi è a favore del Trustee che va trascritto l’acquisto immobiliare, o, come nel caso analizzato, il pignoramento, e non del Trust che “non è un ente dotato di soggettività giuridica, bensì un insieme di beni e rapporti destinati ad un fine determinato... [continua sul sito]
  • Novità 2025 per il credito d’imposta beni 4.0
    La Legge di Bilancio 2025 prevede alcune modiche alla disciplina relativa al credito d’imposta Industria 4.0 spettante alle imprese che nel periodo fino al 31.12.2025 (o 30.6.2026) effettuano investimenti in beni strumentali nuovi materiali ed immateriali 4.0.
    Abrogazione del credito d’imposta sui beni IMMATERIALI – viene abrogato il credito d’imposta del 10% per gli investimenti in beni IMMATERIALI di cui alla Tabella B, Finanziaria 2017, effettuati dall’1.1 al 31.12.2025, fatta eccezione per gli ordini effettuati entro il 31/12/2024 con pagamento di un acconto almeno del 20%, che potranno beneficiare del credito d’imposta pari al 15% se completati entro il 30/06/2025.
    Credito d’imposta per i beni MATERIALI – è confermato l’ammontare del credito d’imposta nella misura del:

    20% del costo, per la quota di investimenti fino a € 2,5 milioni
    10% del costo, per la quota di investimenti superiori a € 2,5 milioni e fino a € 10 milioni
    5% del costo, per la quota di investimenti superiori a € 10 milioni.

    Limite massimo di spesa – Il credito d’imposta non sarà più concesso in maniera automatica, ma in base all’ordine... [continua sul sito]
  • Antiriciclaggio: segnalazione operazioni sospette del II semestre 2024
    Parte di quanto segue è stato tratto dal “quaderno” .
     L’UIF ha pubblicato il quaderno antiricilaggio on l’analisi delle operazioni sospette relative al secondo semestre 2024. 
    Nel secondo semestre del 2024 l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia ha ricevuto 75.375 segnalazioni di operazioni sospette, in aumento del 3,5 per cento rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente; nel complesso dell’anno le segnalazioni ricevute sono state 145.401, in calo del 3,3 per cento rispetto al 2023.
    Nel secondo semestre del 2024 è stato registrato un significativo incremento delle segnalazioni trasmesse dagli istituti di pagamento (+42,7 per cento rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente), dagli istituti di moneta elettronica (+16,9 per cento) e dai professionisti (+12,9 per cento), trainati dalla categoria dei notai che, anche per il tramite del Consiglio Nazionale del Notariato, ha aumentato il proprio flusso segnaletico del 14,1 per cento sul semestre omologo. Tra gli altri operatori non finanziari si evidenzia l’incremento dei prestatori di servizi per le cripto-attività (passati da 514 a 1.812 segnalazioni) e degli operatori... [continua sul sito]
  • Fondo patrimoniale impallinato dalla giurisprudenza - Cass. 12 dicembre 2024 n. 32146
    Col fondo patrimoniale i coniugi, o un terzo, destinano a far fronte ai bisogni della famiglia determinati beni immobili, titoli di credito (comprese le azioni di spa), mobili registrati (ad es. gli autoveicoli) (art. 167 c.c.). 
    Il vincolo vale dalla sua annotazione a margine dell’atto di matrimonio, ma è anche trascritto nei pubblici registri, mobiliari e immobiliari, o annotato sul titolo, in modo che sia noto ai terzi, soprattutto ai creditori, che non possono aggredire i beni se non per crediti che conoscevano “essere stati contratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia" (art. 170 c.c.). 
    Si tratta di una convenzione matrimoniale, ma il suo successo è dovuto soprattutto a questo schermo protettivo. I giudici lo sanno, e la Cassazione in commento agevola le ragioni creditorie, sia gravando i coniugi dell’onere di provare “che il creditore era consapevole dell’estraneità ai bisogni della famiglia”, impresa non facile in giudizio, sia estendendo i bisogni familiari ben oltre il sostentamento familiare (cui li limitava ad es il Trib. Torino, 22.9.2016 e Milano, 5.4.2011), ed estendendoli all’ambito "dell’attività imprenditoriale o professionale... [continua sul sito]
  • Controllo di gestione: l’approccio lean, la riduzione degli sprechi e il miglioramento aziendale
    Tempo fa ho pubblicato due articoli che trattavano della logica lean e di quanto importante potesse essere il suo contributo in termini di ottimizzazione del costo di trasformazione. In dettaglio i semplici articoli hanno preso a riferimento, nel primo caso, la velocizzazione del processo produttivo (l’esempio riguardava un impianto di imbottigliamento che da 300 pezzi passava a 1.800), nel secondo caso la riduzione dei tempi di trasferimento dei semilavorati da un reparto ad un altro.
    Con questo terzo (e davvero semplicissimo) articolo, porto a riferimento il caso di una piccola officina metalmeccanica e del miglioramento che è stato ottenuto intervenendo sugli sprechi di materia prima. L’azienda in questione realizza martinetti (pistoni idraulici). Acquista cilindri d’acciaio di diversi diametri e realizza il tubolare del martinetto stesso.
    Semplificando, il tubolare del martinetto è di due lunghezze: uno di 1,2 metri e l’altro di 1,3 metri. Il fornitore fornisce il cilindro d’acciaio di una lunghezza fissa pari a 3 metri per quel particolare diametro. È abbastanza chiaro che, con 3 metri di tubolare fornito, l’aziendina presa in questione può sviluppare... [continua sul sito]
  • Il preliminare di impianti rinnovabili dura 6 anni, la trascrizione solo tre...
    L’art. 5, comma 2-bis1, D.L. 15 maggio 2024, n. 63 conv. con L. 12 luglio 2024, n. 101, ha previsto che la durata dei contratti, anche preliminari, di concessione del diritto di superficie per l’installazione e l’esercizio di impianti rinnovabili, anche se già stipulati, non può essere inferiore a sei anni, con rinnovazione automatica, alla scadenza, per un ulteriore sessennio.
    Ci si è chiesti che cosa succede al contratto preliminare trascritto, dato che l’art. 2645 bis c.c. prevede un termine di tre anni per la “protezione” del promissario acquirente da eventuali pregiudizievoli. 
    Si può ritenere che l’effetto della trascrizione permanga fino alla scadenza del contratto e che quindi l’articolo 2645 bis, comma 3, c.c., debba intendersi implicitamente modificato in questi casi?L’Agenzia delle entrate con la risoluzione n. 4 del 13 gennaio 2025 risponde no, perché la norma “non ha espressamente disposto alcunché in materia di trascrizione e, in tal senso, non pare potersi riconoscere alla stessa norma alcuna efficacia derogatoria implicita rispetto alla disciplina generale, ora richiamata, della trascrizione dei contratti preliminari ai sensi dell’art... [continua sul sito]
  • Esportatori abituali e utilizzo del plafond IVA nel 2025
    Gli esportatori abituali sono i soggetti passivi IVA che nei 12 mesi precedenti hanno effettuato esportazioni o altre operazioni assimilate, per un ammontare superiore al 10% del proprio volume d’affari. Il valore di queste operazioni costituisce il cosiddetto plafond tramite cui possono acquistare senza applicazione dell’IVA ai sensi dell’art. 8, comma 1, lettera c) del DPR 633/72.
    Gli esportatori abituali che applicano il metodo “solare” (alternativo a quello “mobile”) dal 1° gennaio 2025 possono quindi acquistare beni e/o servizi senza l’applicazione dell’IVA nel limite di un importo (cosiddetto “plafond”) corrispondente al totale delle esportazioni e/o operazioni assimilate registrate nei 12 mesi precedenti (periodo 2024).
    Per le operazioni da effettuare a partire dal 1° gennaio 2020, gli esportatori abituali che intendono acquistare o importare senza applicazione dell’IVA debbono però preventivamente trasmettere telematicamente all’Agenzia Entrate la dichiarazione d’intento, in via telematica, direttamente, da parte dei soggetti abilitati a Entratel o Fisconline, o tramite i soggetti incaricati (commi 2-bis e 3 dell’articolo 3 del... [continua sul sito]
  • Per gennaio si torna alla successione 'cartacea'
    Se il termine per la presentazione della dichiarazione di successione scade nel gennaio 2025 "è possibile utilizzare il Modello 4 cartaceo recandosi presso l'ufficio dell'Agenzia delle entrate competente in relazione all'ultima residenza del defunto". Più che "possibile" sembrerebbe necessario, dato che non sono previste proroghe, per non pagare la sanzione.
    L'agenzia delle entrate non è infatti riuscita ad approntare in tempo "la versione aggiornata del modello della dichiarazione di successione, che tiene conto delle novità previste a partire dal 1° gennaio 2025 (decreto legislativo 18 settembre 2024, n. 139)".
    Il nuovo modello, ci informa il warning on line, "sarà pubblicato sul sito dell'Agenzia delle entrate entro l'inizio del mese di febbraio 2025, insieme alle istruzioni per la compilazione e all'applicativo per la presentazione telematica della dichiarazione".
    Dato che le tempistiche non consentono la fissazione di appuntamenti si conta sulla "benevolenza" del funzionario di turno, che dovrà tra l'altro verificare la correttezza dei pagamenti, considerato che la procedura on line prevede importi lievemente diversi, oltre alla voltura automatica delle... [continua sul sito]
  • 3 semplici consigli (più 1) per chi vuole aprire la Partita IVA
    3 semplici consigli per chi vuole aprire la Partita IVA in Italia; per evitare sorprese e partire con il piede giusto! 

    Valuta se la Partita IVA è davvero necessaria e, nel caso, individua con scrupolo e attenzione il codice Ateco più adatto

    Prima di aprire una Partita IVA, verifica se è davvero indispensabile per la tua attività. In alcuni casi, soprattutto nelle fasi iniziali (o di test), si possono effettuare prestazioni saltuarie, senza abitualità, che non richiedono l’apertura di una Partita IVA.
    Se è necessario aprirla, individua con attenzione il codice Ateco che più si addice alla tua attività; il codice Ateco influenzerà anche il tuo carico fiscale e previdenziale.

    Scegli il Regime Fiscale più conveniente per il tuo caso specifico. Non fidarti di regole precostituite

    Anche la scelta del regime fiscale influisce significativamente sul calcolo delle imposte dirette sul reddito,  e sull’applicazione dell’IVA ai corrispettivi.
    Per chi inizia una nuova attività individuale, spesso il Regime Forfettario si rivela la scelta più conveniente. Ma non è sempre così: l’effettiva convenienza va verificata... [continua sul sito]
  • La compensazione del credito IVA dal 1° gennaio 2025
    Il credito IVA maturato al 31 dicembre 2024 può essere utilizzato in compensazione con altre imposte e contributi (compensazione “orizzontale” o “esterna”), già a decorrere dalla scadenza del 16 gennaio 2025 (codice tributo 6099 – anno di riferimento 2024), ma solo fino al limite massimo di 5.000 euro.
    L’eventuale credito eccedente i 5.000 euro potrà invece essere utilizzato a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione annuale IVA ma soltanto se la dichiarazione IVA annuale riporterà il visto di conformità rilasciato da un professionista abilitato. In alternativa all’apposizione del visto di conformità è possibile far sottoscrivere la dichiarazione dall’organo incaricato ad effettuare il controllo contabile; il limite è elevato a 50.000 euro per le start-up innovative.
    I contribuenti “virtuosi” che hanno ottenuto un punteggio ISA, calcolato sul periodo d’imposta 2023, pari ad almeno 8 (anche per effetto dell’indicazione di ulteriori componenti positivi) sono esonerati, fino a 50.000 euro all’anno, dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti, maturati sulla dichiarazione... [continua sul sito]

  •   HOME PAGE  |  SERVIZI  |  SCADENZIARIO FISCALE  |  CHI SIAMO  |  QUESITI/CONTATTI
    Copyright © 2006 MASTER s.r.l - All right reserved
    tel. 0323.641144 - fax 0323.643529 - P.IVA 01130920034
    email info@studio-master.it